venerdì 18 maggio 2007

Alle origini del blog...









"Lasciatela dormire perchè, quando si sveglierà, la Cina farà tremare il mondo".
Napoleone Bonaparte

Iniziamo il nostro viaggio in Cina...

Il Celeste e il Giallo: è affascinante notare come tali colori ritornino ciclicamente nella storia di questo paese, l'uno come simbolo della Cina ricca e cosmopolita, l'altro, invece, come simbolo delle zone d'ombra del paese.

Celeste come la tonalità distintiva dell' Impero, come il fiume cho lo percorre, come i minuscoli puntini di cielo che s'intravedono sopra Shanghai e Pechino, metropoli d'oriente, dove i maestosi grattacieli sembrano rappresentare quasi una metafora dell'ascesa che la Cina sta conoscendo; di questo colore è anche il mare che bagna le città costiere, le più floride e internazionali.

Giallo, invece, oltre che il nome dell'altro fiume principale che percorre il paese e il secondo colore della bandiera nazionale, è anche la tonalità che rappresenta al meglio il pregiudizio nei confronte di questo paese. Nel senso comune occidentale è di questa sfumatura il volto dei minuti cinesi e , dopo l'ascesa economica del paese, chi, anche solo per una volta, non è stato vittima della "paura gialla"?

Ma, in fondo, la Cina cos'è?
Non è altro che due anime in un solo involucro, come tutti i paesi in via di sviluppo (basti citare la vicina India), è il punto d'incontro di differenti modi di vivere: in essa coesistono la povertà e l'arretratezza delle zone rurali del centro e la vita dorata delle grandi e ricche metropoli costiere, dove miliardiari cinesi ed europei s'incontrano nei lussuosi hotel grattacielo; in essa si scontrano le antiche tradizioni del confucianesimo, dalle radici millenarie, e il nuovo "Western Style", importato dai media e dagli uomini d'affari.
Infine, questo è anche il paese dove il regime politico sembra aver rinchiuso la popolazione in una sorta di gabbia dorata: da un lato vi è un'apertura alle idee internazionali e , quindi, riforme e iniziative di tale stampo; dall'altro, però, l'apparente clima di benessere generale non permea tutti i ceti, sebbene ciò non sembra trasparire al di furi della Grande Muraglia.